MAKSYM KRYVOSH STEPANOVICH: IL PROFILO DI UN AUTOPROCLAMATO “CATTIVO”
Nella mattinata del 21 luglio a Lutsk, in Ucraina, un uomo di 44 anni, identificato poi come Maksym Kryvosh, ha preso in ostaggio 13 passeggeri di un autobus.
Dopo diverse ore di trattative, che hanno coinvolto direttamente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, gli ostaggi sono stati liberati e Kryvosh è stato posto in arrestato.
Il Presidente Zelensky ha ottenuto la liberazione dei primi tre ostaggi, tra cui una donna incinta e un bambino, dopo aver pubblicato sulla sua pagina Facebook, assecondando una delle richieste del sequestratore, un breve video in cui diceva in russo: «Tutti dovrebbero guardare il film del 2005 Earthlings».
Quando anche gli altri dieci ostaggi sono stati liberati, il presidente Zelensky, che ha condotto la trattativa direttamente con il sequestratore insieme al ministro dell’Interno Arsen Avakov che si trovava sul posto, ha cancellato il video.
Fin dai primi minuti dell’azione, tantissimi canali mediatici hanno parlato di “terrorista” e “terrorismo”; le origini russe del sequestratore inoltre, nonché i suoi precedenti penali, hanno da subito fatto ipotizzare all’azione di qualche elemento estremista appartenente a fazioni filorusse o addirittura anarchiche che operano sul territorio Ucraino.
Giudicando tuttavia Maxim Plokhoy sulla base di questi elementi (altamente insufficienti), si giunge a conclusioni nelle quali non risultano chiari molti aspetti sulle modalità e i moventi della sua azione.
La Dottoressa Cristina Brasi, psicologa, criminologa ed analista comportamentale, ha studiato e redatto una dettagliata analisi del sequestratore e della psiche attraverso lo studio di fonti dirette da lui scritte e registrate, soffermandosi in particolare sulle dinamiche sociali che lo hanno portato a tale gesto, giungendo a conclusioni assai lontane dalla fuorviante etichetta di “terrorismo”.
A questo link potete scaricare il PDF del paper completo.